Sanremo 2024 – Le pagelle del RompiPoe
Terminata la prima serata della maratona canora per antonomasia, il RompiPoe vi restituisce le sue personalissime e insindacabilissime pagelle semiserie su cantanti, conduttori e non. Avrei potuto risparmiarvele? Probabilmente sì. Potevo esimermi dal farlo? Assolutamente no!
Spoiler: Com'è andata? Male, ma non malissimo. E a quanto pare è tramontata l'era del trap! Alleluia!
P.S. Tenete d'occhio il post, sarà oggetto di (spietati) aggiornamenti durante i prossimi giorni!
Disclaimer: nessun concorrente è stato maltrattato durante la stesura dell'articolo. Ogni recensione è espressione di affetto incondizionato verso chicchessia... in pieno stile RompiPoe!
Le pagelle (a caldissimo) della prima serata
(Artisti in ordine di apparizione)
Clara: Bell'arraggiamento, look sofisticato, voce cristallina. Aprire il festival non è facile per nessuno, tantomeno per chi proviene da Sanremo giovani. La melodia è gradevole, e lei non sfigura. 6,5
Sangiovanni: Quando una produzione moderna non basta, da sola, a salvare un pezzo che suscita noia e prevedibilità. E la voce? Beh, è quella che è. 4,5
Fiorella Mannoia: Fiorella in versione spagnoleggiante "m'annoia" più del solito. L'ennesimo inno al "dolcemente complicato" genere femminile (ma quindi esiste ancora!), che sa tanto di trito e ritrito. Davvero se ne sentiva il bisogno? 5,5
La Sad: Le cose più "sad" sono i look e le sonorità "prese in prestito" dai Blink 182 dei tempi d'oro. Un deja-vu, ma in peggio. E la tristezza avanza. 4
Irama: La voce parte così così, ma poi si riprende (anche se strilla, ma quanto strilla?!). La canzone è una sanremesata, che però funziona. Probabile prossima hit radiofonica. 7
Ghali: "Il prato è verde, verde, sempre più verde e il cielo è blu, blu, molto più blu". Ci si potrebbe fermare qui, ma purtroppo poi la canzone continua. Sarei curioso di sentirlo cantare senza autotune (perdonatemi, ma non se ne può più!). 3,5
Negramaro: Nonostante il "countdown", la canzone non decolla. In compenso, l'interpretazione mi ha causato un principio di emicrania. 4,5
Annalisa: Un pezzo che strizza l'occhio al pop dei primi 2000 (nessuno ha pensato a Kylie Minogue?). Piacevole, fresca e lei sempre sul pezzo. PoePronostico: se non vincerà, finirà comunque tra le prime tre. 7,5
Mahmood: Davvero ho sentito "fra" e "bitch"? Bro, questa canzone ne ricorda altre 200, di cui 100 tue. Ma comunque la passeranno per radio. Quindi chill. 5,5
Diodato: Questa volta fa meno rumore e porta un pezzo classico che più classico non si può. Che però ti aspetteresti da un Ranieri, per dire. Meh. 5
Loredana Bertè: Un brano facile che piacerà molto ai suoi fan. Se questo era il suo intento, allora l'obiettivo è raggiunto. Vincerà? Chissà. 6
Geolier: Quando una parola è comunque troppa: inascoltabile. (... Ma non era il festival della canzone italiana? ndr.) 2
Alessandra Amoroso: la sua "prima" sanremese è elegante, peccato che la voce sembri sempre al limite. Sarà l'emozione o solo la scelta di una canzone sbagliata? La melodia, poi, non colpisce. Così come citazione di Vasco... 5
The Kolors: Un dance pop vagamente retrò, che non brillerà per originalità ma almeno intrattiene. Preparatevi a sentirla a sfinimento fino a settembre. Alla fine, comunque, ci sta. 6,5
Angelina Mango: Un pop tanto latineggiante quanto noioseggiante. Se vincerà sarà solo perché la canzone è in pieno stile Eurovision (e non è un complimento). 4
Il Volo: È sempre un piacere ascoltare giovani che sanno cantare, per davvero. La canzone non sarà "un capolavoro", ma è perfettamente nel loro stile. 6,5
Big Mama: Il brano ti scivola tra un orecchio e l'altro ma, a differenza del cerume, non rimane. Dimenticabile. 4,5
Ricchi e Poveri: L'allegria e l'energia che portano ogni volta sul palco valgono da sole la sufficienza. Bisogna però ammettere che, nella loro sterminata discografia, questo pezzo non rimarrà ad imperitura memoria. 6
Emma: gli anni '80 sono tornati di moda da un po', e in questo caso è un bene. Alla fine non è sopra le righe e la si ascolta volentieri. 6,5
Renga Nek: C'è più di Renga che di Nek in questo duetto. Purtroppo per loro, aggiungo. E con buona pace dell'originalità. 5
Mr. Rain: La magia di "Supereroi" non si ripete, forse perché questa volta al posto del coro porta sul palco due altalene? Déjà vécu: cambia, ragazzo! 4,5
bnqr44: Più che punk sembrano una boyband vestita da uno stilista nostalgico dei Green Day. Loro però, almeno, sembrano divertirsi. E a tarda ora almeno ti tengono sveglio. 5,5
Gazzelle: Dopo l'energia dei bnqr44 qui si ripiomba nell'abbiocco. La canzone di per sé non è brutta, l'interpretazione però pecca. 5
Dargen d'Amico: Di solito chi punta su un look eccentrico è perché ha pecche artistiche da occultare... Il suo caso farà eccezione? Agli ascoltatori l'ardua sentenza. (Solo a me questa canzone ricorda la sigla di Ciao Darwin?) 3,5
Rose Villain: La canzone parte in modo interessante, poi diventa un ammasso di beat e strilli. E il timbro non colpisce. Peccato. 4,5
Santi Francesi: Una canzone che potresti ascoltare in qualsiasi outlet mentre sei in camerino a provarti i pantaloni. E a me, di solito, quelle playlist piacciono. 6,5
Fred de Palma: Ancora un uptempo con vaghi rimandi retrò. Non è colpa sua, ma se ne sono già sentiti troppi durante la serata, e questo non lascia il segno. Voce così così. 5
Maninni: Quando sei giovane un po' devi rischiartela. Lui invece va sul sicuro con un pezzo che non spicca e che, neanche arrivati alla metà, ti ha già stufato. 5
Alfa: Scanzonato, estivo, vaghissimamente country. "Io voglio solo vivere", "Non guardare indietro mai, vai!". Un po' di ottimismo che male non fa. 6
Il Tre: Sarà che dopo ventinove concorrenti le orecchie si sono assuefatte... Eppure questa arriva come una canzone d'amore onesta, nella quale in tanti possono ritrovarsi. Senza la rappata sarebbe pure meglio. 6,5
Scenografia: Sarà anche cambiata rispetto all'ultima edizione, ma qualcuno se n'è accorto? Ormai sono anni che la creatività, da questo punto di vista, latita. Che delusione (e che nostalgia degli anni '90/'00!) 3
Conduzione: Al quinto anno consecutivo di amadeusiana gestione, cosa puoi aspettarti di nuovo o di più? Tra gag prevedibili e ospiti riciclati il risultato è una minestra riscaldata. Amadeus ripete che "stasera può accadere di tutto", ma poi alla fine non succede niente. Troppo hype! Mengoni alla conduzione è simpatico - a volte un po' "troppo" - ma lo preferiamo comunque come cantante. Ibra fa Ibra e Fiorello fa Fiorello. La Brignone la si ama senza se e senza ma. Nel complesso, una squadra senza voto.
Classifica sala stampa: I giornalisti "specializzati" non perdono mai occasione per instillare il dubbio: ci sono o ci fanno? Bertè a parte, il resto lascia perplessi.
(Edit del 10/02:) Le pagelle della quarta serata - Duetti
(Artisti in ordine di apparizione)
Sangiovanni e Aitana - Medley di ‘Farfalle’ e ‘Mariposas’
Più che un medley, un Frankestein italospagnolo nel quale la superstar latina non aggiunge nulla, anzi sottrae attenzione. L'arrangiamento dell'orchestra, però, è tanta roba. Voto 6
Annalisa con La rappresentante di lista – ‘Sweet Dreams (Are made of this)’
La canzone spacca, La voce di Annalisa spacca, il coro spacca (ma era proprio indispensabile?), l'orchestra spacca e l'Ariston è sull'orlo di spaccarsi in due dall'energia liberata sul palco. Voto 9
Rose Villain e Gianna Nannini – Medley
Due voci che non si amalgamo e non si completano, ma che in compenso sul finale steccano un poco. Un'occasione sprecata per un medley altrimenti di valore. Voto 5
Gazzelle e Fulminacci – ‘Notte prima degli esami
Fosse stato Gazzelle da solo, anche anche... O meglio, non malissimo. Peccato che il suo partner in crime gli rovina la festa. Voto 5
The Kolors e Umberto Tozzi – Medley dei più grandi successi di Umberto Tozzi
Tozzi non è più quello di una volta; la sua musica, però, è eterna. I The Kolors, invece, sono perfettamente a loro agio e in palla. Voto 6,5
Alfa con Roberto Vecchioni – ‘Sogna, ragazzo, sogna’
C'è qualcosa di molto cringe in questa accoppiata. La canzone scelta sembra non c'entrare niente - ma proprio niente - con Alfa. Comprensibile il tentativo di accreditarsi con un ospite così colto e di spessore. Voto 5
Co-conduttrice: Lorella Cuccarini
Raggiante come una dea, energetica come una radice di ginseng, intramontabile come il sole d'estate alle isole Svalbard. A 58 anni è ancora "La più amata da un italiano": il qui presente. Impeccabile nel suo medley e perfettamente a proprio agio come spalla di Amadeus. Voto 10 - solo perché non ne esiste uno più alto.
Bnkr44 con Pino D'Angiò – ‘Ma quale idea’
L'esatto opposto della coppia Alfa/Vecchioni: un duetto nel quale funziona tutto, nonostante il gap generazionale. Le voci dei ragazzi non saranno il top, ma alla fine hanno confezionato un momento di spettacolo d'altri tempi. Voto 7,5
Irama e Riccardo Cocciante – ‘Quando finisce un amore’
Sulla carta un'accoppiata-bomba. La verità è che, al cospetto al Maestro, Irama ne esce un po' (tanto) ridimensionato. Inossidabile Cocciante. Voto 6,5
Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani – ‘Che sia benedetta’/’Occidentali’s Karma’
Gabbani mannoizzato funziona molto meglio del viceversa. Occidentali's karma ha il pregio di regalarci una Fiorella inusuale, che "si scatena"... Come un pesce fuor d'acqua. Voto 5
Santi Francesi e Skin – ‘Hallelujah’
Parte con le migliori premesse, che si perdono un po' nel corso dell'esecuzione. Skin è una grande interprete, ma il suo approccio "muscolare" a un brano del genere non convince appieno. Promossi a pieni voti invece i Santi. Voto 6,5
Ospite 1: Arisa
"La notte" è una delle più belle canzoni sanremesi di sempre e la voce di Arisa, quando è in forma, è sempre incantevole. Ma anche prevedibile. Voto 7,5
Ricchi e Poveri e Paola & Chiara – Medley di ‘Sarà perché ti amo’/’Mamma Maria’
Quando hai nel repertorio due canzoni così non puoi sbagliare (ma perché l'inizio in spagnolo?!). Le sorelle Iezzi si divertono un mondo e aggiungono un tocco di freschezza. Voto 7
Ghali e Ratchopper – Medley ‘Italiano vero’
Se è una provocazione risulta un po' stantia; se vuole essere "arte" è troppo raffinata per i gusti di chi vi scrive. Se è una strategia di marketing allora è un'ottima trovata. Ghali senza auto-tune comunque non se la cava male. Voto 5,5
Clara con Ivana Spagna – ‘Il cerchio della vita’
Spagna e il suo vibrato salvano il pezzo di Elton John da una Clara che fatica a interpretarlo al meglio. La ragazza è talentuosa ma probabilmente la canzone non è troppo nelle sue corde. Voto 5
Loredana Bertè e Venerus – ‘Ragazzo mio’
Chiamarlo "duetto" sarebbe un eufemismo, se non un'iperbole: la presenza di Venerus la si nota solo per sottrazione. Loredana poteva rischiare di più? A mio parere, sì. Invece s'è crogiolata nel suo confort autoreferenziale. Voto 5
Geolier, Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley ‘Strade’
Il loro pullmino a un certo punto deve aver sbagliato strada: il festival della canzone napoletana sta a qualche centinaio di chilometri più a sud. Gigi d'Alessio potrebbe - forse - salvare il salvabile, ma il miracolo di San Gennaro non accade. Voto 3
Ospite 2: Gigi D'Agostino
Fa il suo facendo ballare la Costa Smeralda - intesa come la nave - ma onestamente alla fine dell'esibizione viene da chiedersi: "era proprio necessario?" Voto 6
Angelina Mango con il quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma – ‘La rondine’
A primo acchito apparirebbe come una scelta scontata, eppure confrontarsi con eredità pesanti è sempre rischioso. E non sempre il rischio paga. Alla fine qualche lacrimuccia riesce a strapparla; l'interpretazione, però, non sembra essere all'altezza. Voto 5
Alessandra Amoroso con Boomdabash – Medley
Non un medley, ma uno zibaldone: un mix senza né capo e né coda. Un omaggio al Salento, sì, ma siamo a Sanremo! Le urla a profusione non aiutano. Voto 4
Dargen D'Amico con Babel Nova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone, ‘Modigliani’ sulle note di The Crisis
Il "bello" di essere morti è quello di non poter assistere ad "omaggi" di questo tipo. Maestro, non si rigiri nella tomba! Voto 3.
Mahmood e I Tenores di Bitti – ‘Come è profondo il mare’
Bello e importante che i Tenores siano stati portati all'attenzione del grandissimo pubblico: un vero patrimonio culturale da salvaguardare. Mahmood convince ed emoziona. Voto 7
Mr. Rain e Gemelli Diversi – ‘Mary’
I Gemelli Diversi... che nostalgia! Mr. Rain c'è, ma non si sente (letteralmente: la sua voce viene sovrastata dal resto). Le eccezionali "farfalle azzurre" con le loro coreografie salvano il trio dalla debacle. Voto 5,5
Negramaro e Malika Ayane – ‘La canzone del sole’
La voce elegante e suadente della Ayane ben si sposa con quella vigorosa di Sangiorgi, che però a tratti fatica a controllarsi: il pezzo di Battisti richiederebbe un po' più di tatto. Nel complesso, comunque, si ascoltano volentieri. Voto 6,5
Emma e Bresh – Medley di Tiziano Ferro
Qualcuno sa dirmi chi è costui che, microfono alla mano, sale sul palco e rovina l'esibizione di Emma? Chiamate la sicurezza! Ma poi l'inserto rap in una canzone di TZN anche no, dai. Voto 5
Il Volo e Stef Burns – ‘Who Wants to Live Forever’
Dopo questa serata c'è da sperare che i tre ragazzi ci prendano gusto con il rock: la loro performance, arricchita dalla chitarra di quel "mostro" di Burns, è semplicemente epica. Voto 8
Diodato con Jack Savoretti – ‘Amore che vieni, amore che vai’
Una cover ben scelta e ben interpretata. Raffinata e gradevole, scorre regolare, anche se un po' piatta. Voto 6,5
La Sad e Donatella Rettore – ‘Lamette’
Quattro scalmanati sul palco e una (ingessata) Rettore che, al loro confronto, sembra un'allieva delle Orsoline. Uno dei duetti dal più alto tasso d'intrattenimento della serata. "Punk never dies" dice lei alla fine: è proprio così. Voto 6,5
Il Tre e Fabrizio Moro – Medley dei più grandi successi di Fabrizio Moro
Le due voci si sovrappongono troppo spesso senza mai veramente armonizzarsi. Un abbinamento poco convincente. Voto 5
BigMama con Gaia, La Nina e Sissi – ‘Lady Marmalade’
Quando pensi di aver sentito di tutto, ecco una Lady Marmelade in versione Babà al Rum. Le 3 ospiti di Big Mama se la cavano piuttosto bene, lei la si nota praticamente solo per l'urlo finale. Un'esibizione apprezzata dai giovanissimi, c'è da scommetterci. Voto 6
Maninni ed Ermal Meta – ‘Non mi avete fatto niente’
Qualche piccola sbavatura non compromette una performance gradevole, in cui Maninni sembra quasi più sul pezzo dell'interprete originale. Voto 6
Fred De Palma e Eiffel 65 – Medley dei più grandi successi degli Eiffel 65
Freestyle + Dance = intrattenimento puro! L'eurodance italiano anni '90 è un vero patrimonio nazionalpopolare. Voto 7,5
Renga Nek – Medley delle loro hit
L'usato sicuro che non ti lascia mai a piedi. Dominano il palcoscenico e fanno tremare l'Ariston all' 1:30 di notte, neanche fossero i superospiti. Voto 8
Ospiti 3: Jalisse
Ce l'hanno fatta! Dopo 27 anni il duo ritorna al Festival, accompagnato da un altro ritorno d'eccezione: quello del maestro Vessicchio. Checché se ne dica, "Fiumi di parole" è una gran bella canzone, e la voce della Drusian è ancora cristallina. Voto 7
Giurie e Classifica finale: Amadeus e la Cuccarini annunciano i vincitori e il pubblico si indigna, fischia e lascia la sala anzitempo. Non occorre aggiungere altro. Voto: inclassificabile.
(In copertina: fotogramma della prima serata di martedì 6 febbraio 2024)
(Edit del 12/02:) Le pagelle finali comparate
Il festival si chiude con un pieno di ascolti conditi da non poche polemiche. Alla fine mezza Italia (e più) tira un sospiro di sollievo: vince Angelina Mango seguita dal contestato Geolier, Annalisa, Ghali e Irama. La Bertè finisce settima; Emma e la Mannoia si piazzano a metà classifica, che è chiusa da Sangiovanni e Fred De Palma.
P.S.: Nonostante le critiche ricevute, chi vi scrive aveva azzeccato il podio in tempi non sospetti. Magia? No, solo qualche banale deduzione logica...