Benvenuti nel PoeBlog
Evoluzione naturale
Ormai è noto: Poegrafia nasce dalla crasi tra le parole "poesia" e "fotografia". Un neologismo semplice, immediato, ma che al suo interno cela, come una moderna matrioska, differenti storie, sensibilità, mezzi d'espressione e chiavi interpretative.
Se è vero che il progetto, ai suoi albori, era nato con l'intento di fondere le due suddette arti per creare narrazioni inedite, col tempo l'evoluzione della specie poegrafica ha dato vita a nuovi individui: nuovi canali d'espressione, nuove arti visive, nuovi stili, senza per questo rinnegare le proprie radici.
Rimaniamo fedeli alla nostra missione originale di avanguardia fotopoetica, ma al contempo desideriamo assecondare la nostra natura di innovatori e ricercatori del bello, nonché di pensatori liberi e indipendenti, senza padroni o modelli da (in)seguire.
Esploratori del nostro essere
Il viaggio di Poegrafia ci ha permesso di raggiungere terre inesplorate, abitate da popoli affamati di poesia e assetati di immagini: genti armate dei soli desideri di bellezza e introspezione.
Numerose sono state le avversità incontrate durante i nostri tragitti: le tempeste dell'indifferenza hanno messo a dura prova la nostra motivazione; i pirati dell'opportunismo hanno tentato di dirottare le nostre navi verso acque tanto calme quanto sterili; gli squali del conformismo sono rimasti in agguato, pronti a divorare in qualsiasi momento la nostra linfa di vitale creatività. Nessuno di loro ha però impedito alle nostre caravelle, sebbene un po' ammaccate, di attraccare infine in un porto sicuro: la conoscenza di ciò che siamo e delle prossime mete da raggiungere.
Nuove voci, una sinfonia corale
Da questa consapevolezza nasce il PoeBlog, un catalizzatore di idee, opere e iniziative legate a doppio filo al progetto Poegrafia, ma anche aperto a nuove contaminazioni in termini di stile, tematiche e contenuti. Un occhio sempre rivolto al mondo delle arti e non: qui troverete tutto ciò che di Poegrafia avete sempre apprezzato, insieme a nuovi spunti di bellezza emozionale e pensiero critico che, mi auguro, non potranno che arricchire l'esperienza - ormai davvero multisensoriale - che contraddistingue l'intero progetto.